In futuro il mondo della finanza dovrà occuparsi molto dei benefici ecologici e sociali che producono gli investimenti e meno della spregiudicata speculazione nei mercati finanziari. Gli investitori stanno prestando sempre più attenzione a quali progetti e a quali aziende vengono prestati i loro soldi e per farne che cosa. L’attenzione aumenta ancora di più quando si tratta di finanziare iniziative locali che interessano direttamente le proprie famiglie, i luoghi dove si vive e cosa di mette in tavola ogni giorno. Quello di promuovere catene alimentari locali sostenibili (agricoltura biologica, chilometri zero, spreco zero, ecc.) e condizioni di lavoro rispettose dei diritti umani è senz’altro uno dei temi più interessanti per l’attuazione di metodi alternativi di finanziamento.
Da anni in Germania esiste il modello della Regionalwert AG (RWAG) che offre interessanti spunti proprio su questo tema e lo fa attraverso tre pilasti della sostenibilità: 1) la dimensione ecologica, dove i cittadini della regione partecipano allo sviluppo di una catena di approvvigionamento alimentare regionale piccola, biologica e localizzata; 2 ) la dimensione sociale, basata sul sostegno a piccole/medie imprese che forniscono posti di lavoro, aumentano l’identificazione, la coesione regionale, la qualità della vita e dove l’investimento di capitale è legato a un pagamento equo dei dipendenti delle imprese, che debbono avere anche una contabilità trasparente; 3) la dimensione economica, che punta a stimolare lo sviluppo delle zone più svantaggiate e a creare un’economia stabile, sana e sostenibile, in grado di produrre benefici per tutti.
Questo modello ha dovuto comunque tenere conto dei problemi sul tappeto. Occorrono investimenti a lungo termine per realizzare progetti così complessi e innovativi. Non sempre i tassi di rendimento di questi investimenti sono attraenti, perché di solito sono bassi al fine di non “strozzare” le aziende finanziate. Le persone poi hanno ormai assimilato il modello “supermercato” nei loro approvvigionamenti alimentari, dove i prodotti sono sempre disponibili tutto l’anno, hanno uno standard estetico elevato, sono reperibili in grandi quantità ovunque e, soprattutto, costano poco. Per i prodotti alimentari trasformati dalle piccole aziende artigianali locali vale lo stesso discorso. L’agricoltura biologica, locale e socialmente corretta sostenuta dalla comunità quindi avrebbe richiesto tanti sforzi e tempi lunghi per essere realizzati. E dunque, come sono stati affrontati e risolti questi problemi?
Nelle sue valutazioni di finanziamento la Regionalwert AG utilizza alcune caratteristiche speciali, applicate caso per caso, per permettere un’equa condivisione dei benefici economici e dei rischi tra finanziatori e finanziati. Queste valutazioni, poi inserite in appositi rapporti annuali, includono non solo i risultati economico-finanziari, ma anche i benefici ecologici e sociali ottenuti. Gli investitori non partecipano e non comprano le azioni delle imprese solo per ottenere un ritorno in denaro (cioè nella funzione speculativa del finanziatore), ma sono anche chiamati a contribuire con le loro competenze e conoscenze alla vitalità delle imprese in cui hanno investito. Gli azionisti hanno diritti di voto proporzionali alle azioni che possiedono, ma nessuna persona può avere più del 20% dei diritti di voto. Le azioni sono emesse ad una persona nominale, che può vendere le sue azioni ad un’altra persona nominale solo con il permesso del consiglio di amministrazione. Questa regola assicura che la maggior parte degli azionisti mantengano le loro quote per un lungo periodo e di fatto il meccanismo previene la concentrazione di proprietà tra poche persone o in mano a un singolo azionista.
Dall’inizio dell’attività (anno 2006) centinaia di azionisti hanno investito oltre tre milioni di euro e quasi tutte le aziende finanziate si sono inizialmente stabilizzate e poi hanno iniziato ad espandersi. Le imprese finanziate comprendono aziende agricole (giardinaggio biologico, produzione biologica, produzione di ortaggi, frutta, caseificio, produzione di carne di maiale, cantina e liquori di frutta), un’azienda di catering, due aziende di trasformazione alimentare (condimenti per insalata, frutta secca), un grossista, cinque rivenditori (tra cui un servizio specifico di trasporto per le fattorie della rete), un consulente aziendale, una società di contabilità e un servizio di ricerca. E’ stato aperto anche un ristorante biologico, vegetariano e su base regionale. Dopo la sede iniziale stabilita a Friburgo, la Regionalwert AG ha aperto altre tre filiali a Colonia e Amburgo e Monaco di Baviera. Altre ancora erano in fase di apertura, ma poi il Covid 19 ha bloccato tutto. Nel frattempo, a Francoforte, è stata fondata una “Bürger AG” con un modello di business simile ma non identico.
Per chi volesse saperne di più: www.forum-synergies.eu/docs/a012_rwag.pdf
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