Trovare il modo per togliere dalle spalle del pianeta il peso eccessivo che stiamo caricando sulla sua atmosfera è il primo passo per risolvere l’emergenza climatica. Un contadino con il suo asino come consulente dell’attuale Presidente degli USA, gli avrebbe già spiegato la soluzione… ammesso che Trump la possa e voglia capire. Non possiamo continuare a spostare a “casaccio” e per stupidi vantaggi economici momentanei, i pesi e i volumi con i quali la Terra ha trovato il suo equilibrio nell’Universo. Le spaventose cifre interessate dallo spostamento di questi pesi e volumi le abbiamo indicate su questo sito con questo articolo: L’emergenza climatica mette a rischio il futuro dei nostri figli. E’ un equilibrio che in realtà non è mai stato stabile, ma che ora la Terra è costretta a ricercare di nuovo in base ai tempi economici che gli esseri umani le hanno imposto.
E non è escluso che tale equilibrio il pianeta lo ritrovi senza di noi: lo ha già fatto con altre specie viventi, i dinosauri in primo luogo, che all’epoca sembravano dominanti su tutte le altre.
In base al secondo principio della termodinamica, spostare tutti quei barili di petrolio, ogni giorno, da dove si trovano da milioni di anni nei giacimenti (ma lo stesso discorso vale anche per il carbone, il gas e l’uranio), non è la stessa cosa che spostare un libro dalla nostra scrivania al tavolo nella sala da pranzo. E fin qui anche Trump ci potrebbe arrivare da solo. Ma trasformare improvvisamente in calore e in tempi così accelerati, ciò che erano dei derivati da semplici accumuli sotterranei di sostanza organica, dislocare poi questa trasformazione dal sottosuolo all’atmosfera, ai fiumi, ai mari e agli oceani, è peggior esempio termodinamico possibile del passaggio di calore da un corpo caldo ad un corpo freddo. Non solo stiamo facendo una cosa sbagliata, ma la stiamo facendo anche in un modo stupido. Perché questo passaggio è semplicemente irreversibile. Sono i ghiacciai del pianeta che si stanno sciogliendo a causa delle temperature che le attività umane stanno aumentando sempre di più. Non accadrà spontaneamente il contrario da qui ai prossimi secoli e neanche per le prossime migliaia di anni. Non a caso il problema è stato definito fin dall’inizio la “carrying capacity” (letteralmente “capacità di carico”), cioè la capacità di un ambiente e delle sue risorse di sostenere un certo numero di individui e delle attività/vantaggi che questi traggono dall’ambiente stesso.
La Terra si sta stancando della nostra ignoranza e smettere immediatamente di caricare la sua soma è l’unica cosa intelligente che dobbiamo mettere in agenda domani mattina e per tutto il resto dei nostri giorni. Ma dobbiamo farlo da domani mattina, perché dopodomani sarà già tardi.