Anche questa estate è stata tra le più calde in assoluto. Andrà sempre peggio in futuro ed occorre trovare prima possibile delle soluzioni che ancora non ci sono. Tra queste, una delle più importanti è sicuramente quella di trovare nuovi sistemi per la climatizzazione degli ambienti domestici, di lavoro e nei supermercati. Gli impianti attualmente utilizzati assorbono molta energia elettrica e quindi nello scambio di calore complessivo, alla fine ci rimette il pianeta, dato che quell’energia viene prodotta ancora oggi per oltre l’80% con i combustibili fossili: per non soffrire individualmente il troppo il caldo, non facciamo altro che aumentare la temperatura atmosferica globale, come un cane che si morde la coda. Che si tratti di semplici ventilatori verticali e orizzontali (di solito attaccati al soffitto) o condizionatori che usano un gas refrigerante (che deve essere ricaricato periodicamente), la maggior parte del consumo di energia da parte di questi apparecchi dipende proprio dai motori che generano il movimento delle ventole (cosiddette turbine). I ventilatori da soffitto, ad esempio, vengono usati comunemente in molti edifici residenziali e commerciali. Le pale di questo tipo di ventilatore di solito sono piatte e per creare un discreto effetto refrigerante richiedono una velocità di rotazione elevata, che però a sua volta crea molta turbolenza e un rumore fastidioso, soprattutto se usato di notte o durante le ore di riposo. Oltre al costo fatto pagare al pianeta, anche quello della bolletta alla fine non è trascurabile.
D’altra parte qualcuno ha notato che quando cadono a seguito della maturazione, i semi dell’acero pseudo platanoide (Acer pseudoplatanus – detto anche comunemente sicomoro), compiono larghe curve che permetto loro di rimanere più a lungo in aria e di percorre distanze maggiori. Questo dipende dalla forma del baccello che crea un bilanciamento e un equilibrio ottimale tra il peso del seme e la lunghezza della singola ala, consentendo ai semi di autorotare dolcemente durante la caduta libera. Grosso modo l’effetto è quello delle pale di un elicottero, ma con il ricorso a materiali naturali leggerissimi e con costi energetici pressoché nulli. Fatto molto interessante per poter immaginare applicazioni e design del genere nelle tecnologie che coinvolgono le turbine e che vengono alimentate ad energia rinnovabile. Anzi, proprio una di queste tecnologie, i parchi eolici off-shore, ne sta già beneficiando ampiamente per ridurre ancora di più i costi di generazione dell’energia elettrica dal vento. Il primo progetto è stato messo a punto dalla compagnia britannica Wind Power con un rivoluzionario aerogeneratore prendendo spunto dai semi di questo albero. Il nuovo tipo di generatore è stato progettato per una produzione di 10 megawatt, sufficienti per le necessità a pieno carico di 3mila abitazioni. Ma anche per le apparecchiature di uso domestico questa ispirazione alla Natura sta avendo grande successo.
Ormai da 15 anni un’azienda australiana, che non a caso si chiama proprio “Sycamore” proprio perché si è ispirata alla bellezza del volo dei baccelli dei semi di questo albero, ha messo in commercio un ventilatore da soffitto che ha una efficienza energetica molto alta, un basso grado di turbolenza della ventilazione ed è anche molto silenzioso, perché in grado di funzionare a basse velocità.
Queste prestazioni sono state raggiunte attraverso lo sviluppo di una pala singola bilanciata stampata in un polimero. La forma della pala è stata studiata appositamente per offrire un flusso d’aria ottimale a velocità operative inferiori rispetto ai tradizionali ventilatori a 3 o 4 pale. Senza trascurare anche l’estetica, che appare molto gradevole e originale.
Del resto lo stesso acero pseudo platanoide (o sicomoro) è di per se stesso un albero molto bello, le cui foglie diventano di intenso colore rosso prima di cadere in autunno. Tra l’altro ha un apparato radicale profondo e ramificato, che fornisce stabilità in caso di vento forte. Anche i rami hanno una caratteristica di resistenza molta elevata e per questo comportano un buon livello di sicurezza quando vengono usati, oltre che per fini estetici e paesaggistici, anche in funzione di fasce frangivento. Il loro uso per fini di decoro urbano quindi, come si vede nella foto di apertura (che riguarda la città di Latina, in Italia) è particolarmente consigliata. Come si vede, gli aceri pseudo platanoidi non sono solo bravi a resistere alle intemperie e adatti a contrastare i cambiamenti climatici, sono anche ingegnosi nel modo in cui li si possono usare. In sostanza hanno tanti e utili pregi gli alberi che producono semi alati che ruotano mentre cadono. Inclusi quelli di fare ombra d’estate e catturare l’anidride carbonica dall’atmosfera, così come fanno tutti gli alberi da sempre.
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