Esistono altre strade, oltre alla ricerca del vaccino, per combattere la pandemia sanitaria in corso. Noi abbiamo deciso di insistere su questo punto perché la corsa al grande affare del secolo (il vaccino che ci dovrebbe proteggere dal coronavirus, per l’appunto) non ci interessa più di tanto. Noi consideriamo in primo luogo più importante la prevenzione attiva che ognuno di noi può attuare quotidianamente e solo in secondo luogo ricorrere alla prevenzione passiva basata su farmaci brevettati e il cui costo per la collettività verrà stabilito da chi ci deve fare sopra dei profitti. Farmaci che in molti casi potrebbero anche non essere necessari, se e quando la prevenzione funziona bene.
E queste strade non le stanno percorrendo i soliti “complottisti” che diffidano della scienza piegata agli interessi delle multinazionali chimico-farmaceutiche, ma le reti di laboratori internazionali e Spin-Off che fanno capo alle Università di tutto il mondo.
L’ Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (acronimo EIT – European Institute of Innovation & Tecnology) è un organismo indipendente dell’UE creato per incrementare la competitività dell’Europa sullo scacchiere globale. La divisione alimentare di questo importante istituto sta portando avanti dei progetti per verificare come si possa contrastare l’evoluzione della pandemia attraverso una corretta alimentazione. In particolare per quanto riguarda gli antivirali naturali che possono rafforzare il nostro sistema immunitario a ridurre il rischio di infezione oltre che dal Covid 19 anche da altri tipi di virus.
Uno di questi progetti, denominato strategicamente “CovidX”, sta indagando sulle potenzialità di un integratore alimentare basato su un nuovo estratto della spirulina: un’alga naturale “prodigiosa” che è stata sviluppata recentemente con l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Gli estratti della spirulina si trovano già in commercio da anni, anche nel circuito del cibo biologico, in quanto il loro uso è già stato approvato senza limitazioni negli Stati Uniti e in Europa perché non comporta tossicità o allergeni noti. Questi prodotti presentano importanti vantaggi, oltre alla bio-sicurezza: la qualità e il suo gusto sono costanti ed è inodore, ma soprattutto è ricco di vitamine, minerali, antiossidanti e contiene anche tutti gli aminoacidi essenziali (componente che talvolta manca nella dieta di vegetariani e vegani). Il gruppo di ricerca guidato dalla dottoressa islandese Rósa Jónsdóttir
ha verificato che questo integratore alimentare è in grado di sviluppare uno scudo naturale per i gruppi di popolazione ad alto rischio come gli anziani e le persone con gravi condizioni mediche di base, così come per i gruppi ad alta esposizione: ad esempio, il personale medico e paramedico. Tuttavia, precisano sul sito dell’EIT, gli estratti dell’alga non potranno sostituire le vaccinazioni che comunque si renderanno necessarie una volta scoperti i relativi vaccini.
Identico è l’obiettivo del progetto “SPIN” per sviluppare un altro integratore alimentare a base di ingredienti antivirali naturali che siano in grado di supportare il sistema immunitario nella lotta contro le infezioni da coronavirus. Recentemente è stato dimostrato che integratori ricchi di poliammina di germe di grano (la spermidina), e un olio essenziale antivirale ad ampio spettro ricco di eugenolo, agiscono positivamente diminuendo la capacità di replicazione del virus, contrastando (almeno in teoria) la progressione della malattia verso le forme polmonari gravi e il rischio di morte per il paziente colpito dall’infezione. Neanche questa modalità preventiva comunque, precisano ancora sul sito dell’EIT, intende sostituire o migliorare i vaccini attualmente in fase di sviluppo. Ma intanto si afferma che questi integratori potrebbero “dimostrare di avere un’attività protettiva contro altri virus come l’influenza, che può anche rappresentare una ulteriore minaccia di epidemia nella popolazione dell’UE.
E il fatto che alghe e integratori siano sostanze “energizzanti” non riguarda solo le difese naturali del nostro corpo: lo è anche per il nostro ambiente e per la lotta ai cambiamenti climatici. Perché la spirulina, ad esempio, può essere prodotta senza emissioni in atmosfera. Circa tre anni fa, nel Comune di Chiusdino, in provincia di Siena, proprio di fianco di una delle più moderne centrali geotermiche della Toscana, è stata inaugurata la serra che si vede nella foto qui a sinistra per produrre industrialmente l’alga, utilizzando il calore della terra. I risultati della sperimentazione hanno dimostrato che con questo sistema è possibile sviluppare una filiera di integratori alimentari a base di alghe e altre sostanze naturali con elevati valori di componenti bioattive, ma con costi decisamente limitati. Gli amministratori dei cinque comuni che hanno aderito alla Spin-Off che ha realizzato il progetto, ritengono che questa sia “una importante opportunità occupazionale ed economica per il territorio perché rappresenta un prodotto di eccellenza su più fronti, dal cibo alla salute, fino alla cosmetica”. Dunque: prevenzione sia per la salute umana che per la salute del nostro pianeta.
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